In questi ultimi due anni, le tensioni tra Russia e Ucraina hanno avuto ripercussioni importanti sull’approvvigionamento di gas naturale in Europa. Già a partire dallo scorso anno, come abbiamo visto, gli Stati UE hanno cercato nuove soluzioni per far fronte agli stop ai rifornimenti determinati dal conflitto.
Nuovi canali di approvvigionamento, nuove partnership e la spinta al potenziamento della produzione nazionale hanno permesso di far fronte alla richiesta, riducendo i disagi. Ma quale sarà la situazione del prossimo anno?
Ecco una possibile previsione, alla luce dei dati diffusi dal gruppo industriale Gas Infrastructure Europe.
Gas Naturale: dati e previsioni per il 2024
Alla data del 16 agosto, secondo il gruppo industriale Gas Infrastructure Europe, i serbatoi europei erano pieni al 90,1%. Un dato incoraggiante, visto che le previsioni davano il raggiungimento di questo obiettivo solo a novembre. Nonostante questo, rimane comunque preoccupazione sulla capacità dei serbatoi di rispondere efficacemente alla richiesta di fornitura del periodo invernale. Secondo il Commissario Europeo per l’Energia Kadri Simson, la sicurezza energetica del continente, oggi, è molto più stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tuttavia, il mercato del gas continua a rimanere molto sensibile alle oscillazioni che, inevitabilmente, hanno ripercussioni importanti sul prezzo. Secondo la Commissione Europea, il quantitativo di gas naturale raggiunto dalle riserve del continente potrebbe coprire fino a un terzo della domanda UE del periodo invernale. Molto, però, potrebbe dipendere dall’andamento stagionale, anche in termini di temperature che, se troppo rigide, potrebbero accelerare i prelievi dalle scorte. Va detto, anche, che la situazione varia da Stato a Stato: Germania, Paesi Bassi e Spagna, ad esempio, hanno già superato l’obiettivo UE. La Francia, invece, ha raggiunto un livello di stoccaggio solo dell’84%. Anche le dinamiche globali, come ad esempio gli scioperi in Australia o le interruzioni prolungate in Norvegia, potrebbero incidere portando a picchi di prezzo. E in Italia? A luglio di quest’anno, secondo alcuni dati diffusi dal Sole 24 Ore, gli stoccaggi italiani erano all’85%, per un valore di circa 9,5 miliardi di metri cubi di gas, ai quali vanno sommati i 4,5 miliardi di metri cubi di riserva strategica. Le giacenze risultano essere quindi a livelli record, soprattutto se paragonati a quelli dello scorso anno, anche grazie a temperature invernali più miti.