Nel mondo della costruzione e della manutenzione dei metanodotti, il successo di un progetto non dipende solo dalle competenze tecniche e dall'esperienza, ma anche dalla capacità di lavorare insieme in modo sinergico.
Lo sperimentiamo tutti i giorni sui nostri cantieri, dove riusciamo a superare imprevisti e difficoltà solo grazie al contributo di tutti. Persone interne alla nostra azienda e aziende partner.
Oggi, vogliamo riportare un esempio concreto di questa esperienza, attraverso la testimonianza di Filippo Liverini, Direttore Amministrativo e Finanziario della Mangimi Liverini Spa, nonché socio, insieme al fratello Michele, dell’azienda.
Abbiamo intervistato Filippo in merito a un lavoro di spostamento condotta lungo il confine della loro azienda.
Ecco com’è andata.
Come avete conosciuto CEM?
La nostra azienda si è trovata a dover gestire un’esigenza specifica: lo spostamento di una condotta SNAM lungo il nostro confine industriale. Quando abbiamo acquisito il terreno adiacente all’opificio industriale ci siamo resi conto che la presenza della condotta era da ostacolo all’ampliamento della nostra struttura.
Da lì, è iniziata una lunga interlocuzione con SNAM. Dopo svariate ipotesi di spostamento, a febbraio del 2022, abbiamo finalmente trovato la soluzione definitiva. Verso fine aprile 2024, ci è stato comunicato l’inizio dei lavori e il nome dell’azienda appaltatrice: CEM. E proprio in quei giorni abbiamo fatto la conoscenza personale del geometra Massimiliano Adamo e, quindi, dell’impresa.
In cosa si è distinta CEM nel servizio offerto?
I nostri uffici sono tutti al confine del cantiere, quindi abbiamo avuto modo di seguire quotidianamente l’avanzamento dei lavori. La cosa che abbiamo constatato subito è stata la disponibilità delle persone dell’azienda, con cui abbiamo avuto modo di interloquire quotidianamente. Non solo Massimiliano Adamo e l’ingegnere Gianluca Clemente, ma anche con le altre aziende che partecipavano insieme a CEM ai lavori. Come Barci, ad esempio. Il nostro punto di riferimento però rimaneva Massimiliano, una persona che ci ha sempre esposto le difficoltà operative che c’erano sul cantiere, e come potevamo essere di supporto. In qualsiasi momento, c’era sempre. Ci ha tranquillizzati su alcune preoccupazioni che avevamo, riguardanti, ad esempio, il ritrovamento di reperti archeologici lungo la linea dello scavo. Probabilmente la sua sicurezza, fatta da esperienza e preparazione, ci ha facilitato nell’interlocuzione con la sovrintendenza. Sono state delle persone molto affidabili. Là dove ci sono state delle difficoltà sono stati prontamente disponibili a risolvere la questione, a proporre la soluzione. In questo modo sono riusciti a garantire i tempi previsti per la consegna dei lavori.
Ci sono state delle difficoltà particolari durante i lavori?
C’è una cosa che ricordo molto bene e che ci ha fatto credere che i lavori non sarebbero terminati nei tempi stabiliti. Mancavano circa 10-12 giorni al 6 giugno (data di ultimazione lavori ndr.) e mi ricordo che il venerdì ci fu un violento acquazzone a Telese. Il cantiere era allagato, e il personale CEM è stato costretto a rimuovere l’acqua che si era accumulata lungo il percorso dell’insediamento della condotta. Per recuperare questo tempo, l’intera squadra ha lavorato il sabato e la domenica. Abbiamo condiviso con loro qualche colazione la mattina, per supportarli con la nostra collaborazione ed empatia.
Nelle difficoltà tecniche e operative, anche di sicurezza, sono stati sempre all’altezza.
Possiamo dire che è stato un cantiere familiare, facilitato dalla collaborazione di tutti. La nostra, ma soprattutto quella tra SNAM, CEM e BARCI. Hanno lavorato molto in team. Per aver avviato un cantiere il 30 aprile e averlo portato a termine il 6 giugno, hanno fatto un lavoro davvero eccezionale. Tant’è vero che abbiamo organizzato una cena con le maestranze dell’azienda, durante la quale abbiamo approfondito le relazioni umane e condiviso riflessioni personali.
Quindi un ottimo lavoro di sinergia che ha favorito la realizzazione di un’opera che servirà alla vostra azienda per un ampliamento della struttura…
Era un intervento necessario per l’ampliamento della nostra attività. Una volta che finiranno anche tutti gli altri lavori, a settembre, potremo finalmente dare avvio alla progettazione per la crescita della struttura. Si tratta di un progetto nato tanti anni fa, nel 2011. Dopo tanto tempo, finalmente, siamo arrivati a una soluzione definitiva e concreta. Per noi è un traguardo durato 12 anni. Aver visto i lavori fatti in 2 mesi e 6 giorni di calendario ci ha sorpresi e ci ha riempiti di gioia.
Sulla Liverini
La Liverini Mangimi Spa è un’azienda che si occupa di alimentazione zootecnica per gli animali da reddito. Opera principalmente in Italia, e in particolare nel Centro-Sud. La società è stata fondata nel 1969 ed è a conduzione familiare.
Negli ultimi anni, ha ricevuto diversi riconoscimenti. Il premio “Imprese vincenti” ricevuto a febbraio 2023, un programma condotto da Intesa Sanpaolo per aziende che si sono distinte nell’Agribusiness per innovazione, investimenti e visione. Il premio EMAS, elargito dall'Ispra il 7 novembre 2023. Il sigillo di qualità come “Campioni della Crescita” ottenuto il 13 novembre del 2023: sulla base delle analisi di bilancio riferite al periodo 2019/22, l’azienda è stata selezionata tra le migliori 800 aziende italiane, posizionandosi al 620 esimo posto. E, infine, il 20 marzo 2024, all’interno del concorso “Stelle del Sud 2024”, organizzato dal Sole 24 ore, sulla base di un’indagine condotta da Statista, Liverini è stata selezionata con 200 aziende nel centro sud, classificandosi al 157esimo posto.



