Il 20 novembre scorso, presso la sede CEM di Rotondi (AV), si è svolta la quinta edizione dell'Evento sulla Sicurezza, un appuntamento ormai atteso con grande partecipazione sia dai dipendenti dell'azienda che dalla committenza. Quest'anno l'evento, dal titolo eloquente "Agire in sicurezza, promuovendo la legalità", ha visto la partecipazione straordinaria del magistrato Catello Maresca, figura di spicco nel panorama della giustizia italiana e campana.
Una serata intensa, caratterizzata da testimonianze toccanti, interventi istituzionali, dimostrazioni pratiche e uno spettacolo teatrale a tema. Un appuntamento che si è trasformato in un'occasione preziosa di confronto attivo ed emozionale su tematiche che ci riguardano da vicino: come persone e come protagonisti di un settore in cui incidenti, morti bianche e illegalità continuano a lasciare un segno profondo sul territorio e sulle famiglie.
L'evento CEM del 20 novembre non è stato solo un momento formativo, anche grazie alla consueta dimostrazione pratica di tecniche di primo soccorso eseguita dall’associazione DECA APS, ma un'occasione per ribadire con forza che la sicurezza è una responsabilità condivisa, che nasce dalla cultura, passa attraverso i comportamenti e si consolida nelle scelte quotidiane di ognuno di noi.
Evento sulla sicurezza: una location vicina ai lavoratori
Anche quest'anno CEM ha confermato una scelta simbolica e significativa: realizzare l'evento all'interno di uno dei capannoni aziendali, uno spazio vissuto quotidianamente dagli operai. Come ha sottolineato Alessio Adamo, HSEQ Manager CEM e uno dei promotori della serata, questa decisione nasce da una convinzione precisa: "La sicurezza da qui parte e qui deve ritornare". Formare sulla sicurezza nello stabilimento CEM, per i dipendenti CEM, in un luogo che fa parte della loro quotidianità lavorativa, significa rendere più concreto e immediato il messaggio: la sicurezza non è un concetto astratto, ma una pratica da vivere ogni giorno.
Da Catello Maresca all’ANMIL, gli interventi della serata
L’evento si è aperto con l’intervento di Sergio Finelli, Responsabile amministrativo e finanziario di CEM. "In 25 anni di attività abbiamo parlato, discusso, ascoltato e soprattutto fatto", ha affermato, ricordando gli importanti investimenti effettuati per ottenere tutte le certificazioni necessarie alla sicurezza, senza mai fermarsi ma cercando sempre di andare oltre: "CEM non aspetta che gli standard siano stabiliti: siamo noi a creare volontariamente standard che siano i più alti possibili". Dopo l’intervento di Sergio Finelli, è stato il turno di Alessio Adamo che ha illustrato in dettaglio gli investimenti diretti e indiretti in sicurezza realizzati da CEM: ore di formazione, iniziative preventive, strumenti e tecnologie all'avanguardia. Ma soprattutto ha evidenziato il nesso indissolubile tra sicurezza e legalità, particolarmente significativo per un'azienda che opera in un territorio complesso come quello campano.Un chiave ha caratterizzato il suo intervento: la sicurezza è una scelta quotidiana che nasce dai comportamenti dei singoli, così come la legalità è conseguenza delle scelte fatte ogni giorno da ognuno di noi.
Maresca: la cultura è la strada giusta verso l’onestà
L'intervento del magistrato Catello Maresca ha rappresentato il momento più intenso della serata. Partendo dalla proiezione di un video su Giovanni Falcone, definito vittima di un infortunio sul lavoro perché morto mentre svolgeva il proprio dovere, Maresca ha ripreso una frase emblematica: "Non sono importanti gli uomini, ma sono importanti le idee". Il magistrato ha parlato delle "tensioni morali" di cui parlava Falcone: ragionare in valori, mettendoli prima del profitto. Un principio ispiratore che dovrebbe guidare ogni attività imprenditoriale, nel rispetto della salute, dell'ambiente e delle persone. "Le gambe su cui devono camminare queste tensioni morali sono quelle dei giovani", ha affermato Maresca, "Dovremmo trasmetterle a loro, che si alzano ogni mattina per andare a lavorare". Un passaggio forte, strettamente collegato al concetto di mafiosità: "La mafiosità sta nella mente. La cultura è la strada giusta". Una cultura alla sicurezza e alla legalità che, durante il suo evento, CEM ha attivamente cercato di diffondere all’interno dei propri ambienti lavorativi.
La sicurezza parte da ognuno di noi
Particolarmente toccanti sono stati gli interventi di Giuseppe Ricci e Massimo Caruso, rispettivamente presidente e consigliere dell'ANMIL Benevento, entrambi vittime di gravi infortuni sul lavoro. Testimonianze concrete che hanno parlato direttamente al cuore dei lavoratori con un appello accorato alla platea all'attenzione costante e all'uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) per ogni tipo di attività, perché nessuna mansione è esente da rischi. Un’attenzione e una partecipazione attiva sottolineata anche durante lo spettacolo teatrale conclusivo, dal titolo “Un giorno dopo l’altro” della compagnia Rossolevante che, rivolgendosi a tutti i partecipanti, ha ribadito il concetto che tutti dobbiamo fare la nostra parte per cambiare le cose, per invertire i numeri di infortuni e morti sul lavoro che, ancora oggi, sono drammaticamente elevati.
L'evento CEM del 20 novembre non è stato solo un momento formativo, anche grazie alla consueta dimostrazione pratica di tecniche di primo soccorso eseguita dall’associazione DECA APS, ma un'occasione per ribadire con forza che la sicurezza è una responsabilità condivisa, che nasce dalla cultura, passa attraverso i comportamenti e si consolida nelle scelte quotidiane di ognuno di noi.